De Ars aëris friggendi

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si può trasformare, riciclare, riusare…”
Empedocle?… Anassagora?… Lavoisier?
O forse “solamente” il buon senso pratico del bisnonno Francesco che, come ogni buon contadino di ogni tempo, tutto aggiustava, riutilizzava e reinventava finchè era materialmente possibile?
Con la nonna, invece, vecchi lenzuoli troppo lisi diventavano strofinacci, il maglione logoro si scuciva e con la lana si faceva una sciarpa: ogni cassetto era una miniera di ciarpame, ma al momento giusto c’era sempre l’oggetto adatto da riutilizzare

Nel fuoco o nella terra (e dunque nell’aria o nell’acqua), in un mondo ancora “naturale”, ci finiva solamente quello che non si poteva più riutilizzare, e comunque per riscaldare, cuocere, fertilizzare. Senza lasciare troppe impronte.
Una filosofia pratica della leggerezza che ha accompagnato lo sviluppo dell’umanità e che si è andata perdendo gradualmente solo con l’affermarsi ormai virulento del consumismo.

Ci piace, la leggerezza così come la intendeva Italo Calvino nelle celebri “Lezioni Americane” e il nostro tentativo, attraverso tante piccole azioni, è quello di diminuire la quantità, dunque il peso spropositato di merci prematuramente avviate alla distruzione senza una reale necessità e con un reale problema di inquinamento.
Ridurre il più possibile il carico dei camion dei conferimenti in discarica o ai forni, alleviare l’elenco di sostanze inquinanti nell’ambiente, alleggerire (per convinzione o per necessità) le spese inutili dei bilanci familiari, togliere qualche disagio a persone in difficoltà economiche; ecco il nostro obiettivo, quello che possiamo e vogliamo fare: passare (per dirla questa volta con Aristotele) “dalla potenza all’ atto”.

Piccole azioni che tutti possono compiere, tantissimi, innumerevoli piccoli gesti, che si sommano in un grande risultato. E per di più creando anche occasioni di lavoro, quel lavoro che nei nuovi metodi di produzione sempre più spinti tende a svanire creando nuove povertà.

Vogliamo essere un nodo di questa rete.